Foto di Filippo Armellin
In Equilibri instabili l'artista si concentra sullo scarso margine di controllo che ha sul suo corpo e sull'ambiente anonimo che la circonda, minimizzandolo con una divisione orizzontale di colore. Da quel momento tutto ciò che sta attorno si crea in modo naturale con il fare. L'azione non è chiara sullo scopo che vuole raggiungere, ma si avverte la fatica e lo sforzo che non si limitano ad un fatto puramente fisico
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