Foto di Filippo Armellin
Non esiste alcun luogo come la casa in cui le sue parti utili, finestre e specchi, possono tramutarsi in parti di una scultura.
Le funzioni quotidiane di queste superfici mobili, la trasparenza dei vetri e la proprietà riflettente degli specchi si unisce a quelle secondarie dell’intervento temporaneo.
L’azione artistica è qui un’interferenza disturbante che si rende visibile inserendosi in queste parti della casa. A causa delle diagonali che tagliano a metà le superfici, le finestre non sono più quelle di prima e lo spazio perde la sua integrità, perché percepito come segmentato negli elementi reali come nelle trasparenze e nei riflessi.
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