Foto di Filippo Armellin
In un luogo di natura strutturata e organizzata come quello di un parco è facile che capiti di vedere un uomo che cammina con un giornale sottobraccio. Oggetto comune, il giornale, fatto di povera cartaccia, così comune che la sua presenza passa la maggior parte delle volte inosservata. Come d'altronde un parco è solo un parco, cioè natura. Eppure non è natura e basta: è natura strutturata, addomesticata a nostro uso e consumo. Allora parlare di giornale impermeabile non sarebbe più un non-sense, ma un ulteriore grado di strutturazione dell'esistente. Come forse da qualche altra parte avrebbe senso che tutti possedessero una casseruola per la polenta in carbonio.
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