Foto di Filippo Armellin
Una rappresentazione in scala di una casa e dei suoi occupanti sospesi in una dimensione aliena e claustrofobica, che è al contempo estraneità mentale e incapacità di opporsi all'ineluttabilità della propria predestinazione. L'osservatore spia gi ospiti nel loro habitat cogliendone la condizione intima e privata. L'installazione sovverte l'ordine prospettico e la legge di gravità evidenziando l'assurdità e la crudeltà della vita domestica che definisce i confini fisici e mentali di una vita addomesticata.
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